Il melanoma cutaneo ed il carcinoma polmonare non a piccole cellule squamoso sono due categorie di tumori molto aggressivi e con prognosi scadente. Gli approcci terapeutici comunemente utilizzati, non hanno modificato notevolmente il decorso delle patologie. Negli ultimi anni, tra le comuni terapie, si è sempre più fatta strada l'immunoterapia,che è ormai una parte molto attiva della ricerca sul cancro.Un farmaco di nuova generazione, nivolumab,un anti PD-1,ha dimostrato una straordinaria evidenza terapeutica, aumentando la sopravvivenza globale dei pazienti e la risposta parziale e completa dei tumori.In questa trattazione sono stati riportati i maggiori studi preclinici e clinici sul farmaco, sia per melanoma e carcinoma polmonare che per altre patologie neoplastiche quali il carcinoma renale ed altre ancora. Lo scopo del lavoro è di far luce su questa importante branca della ricerca scientifica, ed in particolare su questo nuovo farmaco inibitore del checkpoint immunitario, ilnivolumab, analizzandone ogni aspetto, dalla farmacodinamica e cinetica, passando per i costi, fino ad arrivare agli effetti collaterali e alle prospettive future.