"Io non sono straniero" è un reportage narrativo attraverso il quale l'autrice racconta la sua esperienza professionale in quanto facilitatrice linguistica nelle scuole pubbliche di I° e II° della periferia di Milano. La narrazione si sviluppa seguendo l'arco temporale di una settimana di lavoro tipo durante la quale si relaziona con sessanta studenti tra i sette e i diciotto anni provenienti da paesi diversi compresi tra il Sud e l'Est del mondo (Pakistan, Bangladesh, Egitto, Marocco, Tunisia, Polonia, Romani, Albania, Senegal, Ecuador etc...) con i quali e per i quali organizza laboratori di italiano come lingua seconda.