Sognare mostri era inquietante e sconcertante. Affrontare continuamente problemi non risolvibili mi trasformava in una larva perennemente stressata. Tutto si trasformava in una valanga di sassi da cui era impossibile dileguarsi. La seconda chemioterapia fu una grande battuta d'arresto e cercavo nell'ispirazione creativa uno scudo protettivo a quella oscurità inaspettata. Il modellare e l'assemblare sorreggevano i miei nervi. Cosicché mentre sognavo mostri catartici, essi stessi mi liberavano, facendomi sbarazzare da scorie millenarie.