Questa poesia "sui generis" individua un periodo storico, gli anni '70, nella quale la Televisione Italiana, dando spazio ad alcune figure attoriali di rilievo si è "modernizzata" accettando una nuova forma di comicità anche senza senso, o addirittura demenziale e senza filo logico, che teneva incollati allo schermo milioni di spettatori che tutte le sere, anche tardi, attendevano il quotidiano appuntamento.