Un pomeriggio di una giornata che sembra scorrere noiosa e un po' uguale alle altre, l'avvocato Leopoldo Borrani riceve la visita di una strana coppia: un professore di ginnastica sulla cinquantina, con la frangetta bionda e fare effemminato, che porta in braccio un piccolo cagnetto giallo, un chihuahua tutto occhi e con le orecchie a punta. Gabriele Fossa, questo è il suo nome, è lì per denunciare una serie di strane effrazioni nella sua villa sulla costa livornese. All'inizio pare una questione di poca importanza e anche un po' bizzarra. Ma quando, qualche giorno dopo, viene ritrovato il corpo senza vita dell'uomo, il caso si fa intricato e pieno di misteri, tanto da spingere l'avvocato, preso anche dai sensi di colpa, a voler trovare a ogni costo il colpevole. Cercando di conoscere meglio la vittima e il suo mondo - l'ambiente gay con le sue consuetudini e le sue contraddizioni - Borrani si imbatte in personaggi sopra le righe, segreti inconfessabili, antiche civiltà ormai scomparse e bronzetti nuragici. Un giallo ricco di umorismo, dove la tragedia si mescola alla farsa.