Giorgio Pedone ha scritto il suo primo romanzo e vuole farselo pubblicare ma, quando contatta la casa editrice di riferimento, questa gli spiega che può farglielo pervenire solo digitalizzato. Pedone, incapace di trasformare il manoscritto in dattiloscritto, si affida a Erri Palomba. Qui inizierà una nuova avventura per Pedone, costretto a girare l’Europa per inseguire il suo sogno di vedere pubblicata la sua storia, Senza un po’ di cuore.
Sono nato a Napoli, ahimè da tanto tempo, il 2 novembre 1944.
Dopo un corso di studi piuttosto contorto, mi sono laureato, nel lontano 1969, a pieni voti, all’università Orientale di Napoli, nell’indirizzo diplomatico di Lingue, Letterature ed Istituzioni dell’Europa Orientale nello specifico, specializzandomi nelle lingue russo e polacco.
Subito dopo, rifiutando un posto di assistente nella stessa Università, fui assunto dalla Fiat, a Torino, in qualità di addetto commerciale con funzione di interprete e traduttore nelle trattative di contrattistica internazionale.
Successivamente, dopo sette anni di tale attività, con l’avvento della cosiddetta guerra fredda, mi fu proposta una mansione amministrativa che rifiutai.
Tornai a Napoli e collaborare a lungo nella attività commerciale di mio padre. In seguito fondai delle società di agenzia commerciale che ho lasciato dieci anni fa ai miei quattro figli che tuttora le seguono.
Ultimamente ho tirato fuori dal cassetto della mia mente qualche idea narrativa che vi avevo riposto e seguendo la disciplina della mia maieuta Antonella Cilento, di cui ho seguito le lezioni di scrittura creativa nel suo laboratorio di Napoli, ho scritto poesie, qualche romanzo e alcuni racconti brevi, tra cui Angelo assassino.
Sono nato a Napoli, ahimè da tanto tempo, il 2 novembre 1944.
Dopo un corso di studi piuttosto contorto, mi sono laureato, nel lontano 1969, a pieni voti, all’università Orientale di Napoli, nell’indirizzo diplomatico di Lingue, Letterature ed Istituzioni dell’Europa Orientale nello specifico, specializzandomi nelle lingue russo e polacco.
Subito dopo, rifiutando un posto di assistente nella stessa Università, fui assunto dalla Fiat, a Torino, in qualità di addetto commerciale con funzione di interprete e traduttore nelle trattative di contrattistica internazionale.
Successivamente, dopo sette anni di tale attività, con l’avvento della cosiddetta guerra fredda, mi fu proposta una mansione amministrativa che rifiutai.
Tornai a Napoli e collaborare a lungo nella attività commerciale di mio padre. In seguito fondai delle società di agenzia commerciale che ho lasciato dieci anni fa ai miei quattro figli che tuttora le seguono.
Ultimamente ho tirato fuori dal cassetto della mia mente qualche idea narrativa che vi avevo riposto e seguendo la disciplina della mia maieuta Antonella Cilento, di cui ho seguito le lezioni di scrittura creativa nel suo laboratorio di Napoli, ho scritto poesie, qualche romanzo e alcuni racconti brevi, tra cui Angelo assassino.