Come avviene la costruzione della differenza razziale quando questa è mediata attraverso gli spazi di rappresentazione digitali, e quali sono i suoi effetti sul tessuto sociale costruito dai nuovi media? Attraverso l’esplorazione delle differenti espressioni della cibercultura di fine Novecento, dell’universo tecno-distopico della serie tv Black Mirror e delle inedite possibilità per la rappresentatività offerte da piattaforme online come AsianAvenue, BlackPlanet, MiGente e Vine, il percorso proposto in questo volume mette in luce alcuni dei punti di contatto tra il topos della razza e i discorsi attivi nel processo di costruzione e narrazione dei media digitali e dell’immaginario ad essi collegato.