Io, certe parole, non le conosco di Giacomo Giacomazzi è una silloge poetica raffinata, caratterizzata da efficaci simbolismi che trovano sede in versi privi di rigidità metriche. Talvolta, la poesia si condensa nel suo voler essere essenziale al punto tale da assumere le sembianze della massima o dell'aforisma. Il tema della solitudine è probabilmente quello centrale. Si tratta di uno stato esistenziale dal quale il poeta tenta di fuggire ma nel quale ripiomba, sentendosi incompreso, vinto da una specie di incomunicabilità umana che trova proprio nella poesia una nuova e nobile modalità di comunicazione. Così, quando in alcuni suoi versi descrive il suo malinconico vagare solitario tra i quais di Parigi, egli appare come un nobile decaduto che ha perduto tutto, tranne la propria nobiltà. Nobiltà che sta tutta nella sua poesia. Giacomo Giacomazzi, nato a Palermo il 19 giugno del 1976, Dottore di Ricerca in Letterature Moderne e Studi Filologico-Linguistici, insegnante di lingua e letteratura francese, è da sempre appassionato di letteratura e di arte. Scrittore eclettico e fotografo che coniuga la continua ricerca espressiva a un'incessante riflessione teorica e critica, le sue poesie e i suoi racconti sono stati pubblicati in antologie. Tra il 2007 e il 2012 ha partecipato a numerosi happening poetici, sia collettivi che individuali. Da uno di questi ultimi, svoltosi nel 2008 presso il Centro Culturale "Rialto S. Ambrogio" di Roma, è nato il progetto che ha portato alla creazione della presente raccolta. Dal 2012 al 2015 è stato membro della «Maison des Écrivains et de la Littérature» di Parigi, dove ha vissuto tra il 2009 e il 2021.
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