Questo volume prosegue la collaborazione tra la cattedra di Biodiritto dell'Università di Firenze e l'associazione Madre Provetta onlus, per contribuire ad un progetto di studio e di ricerca, che individui le linee di un diritto comune europeo per la bioetica. Gli autori sono tra i principali esperti ed attori, per la loro diretta attività professionale, nei rispettivi ambiti, nelle questioni trattate. Le biotecnologie hanno reso più complesso il nascere come il morire, ecco perchè l'indagine è multidisciplinare. Infatti, spazia dall'ambito medico-scientifico, a quello giuridico, sociologico, filosofico ed istituzionale. La chiave di lettura è la responsabilità e l'autodeterminazione dell'individuo. Ancora una volta, un'opera collettanea, sulle questioni sia di inizio che di fine vita. Particolare attenzione è dedicata all'attualizzazione del diritto, alla luce della recente giurisprudenza, sempre più chiamata a svolgere da un lato un ruolo di supplenza del legislatore e dall'altro ad adeguare la normativa interna alle regole e ai principi provenienti dalle istituzioni sovranazionali ed europee.Gianni Baldini, docente di Biodiritto nell'Università di Firenze, ha dedicato i suoi prevalenti interessi scientifici alle tematiche del biodiritto, dei diritti fondamentali della persona e della responsabilità civile, nella proiezione nazionale e comunitaria. Componente di progetti di ricerca del MIUR sui temi indicati. Avvocato, consulente di associazioni di pazienti, ha patrocinato taluni dei contenziosi più controversi inerenti la fecondazione assistita e la legge 40/04. È membro della Consulta nazionale di bioetica e dell'associazione Liberididecidere. Monica Soldano, giornalista specializzata sui temi dei diritti e della bioetica. Nel 1998 ha fondato l'associazione onlus Madre Provetta, di cui è presidente, con l'obiettivo di indagare culturalmente e politicamente l'impatto che le biotecnologie avrebbero avuto sulla società e di proporre un servizio no profit di orientamento alle coppie infertili. Autrice di alcune monografie e numerosi articoli sull'argomento. È direttore responsabile del giornale on line Vita di Donna, dal 2003 collabora con l'Espresso e dal 2006 con Radio Radicale.