In una Amsterdam di fine ‘900 la piccola Charlotte cresce nell’agio di una famiglia benestante, in cui, però, manca l’elemento fondamentale dell’amore. Il suo tentativo di costruire una mappa del mondo circostante trova sbocco nella pittura: scorci fanciulleschi che immortalano l’attimo della metamorfosi in atto, da bimba a ragazza. La sua mano in erba tratteggia spazi vuoti, una città idealizzata, un padre perduto nei vicoli bui della sua esistenza e una madre fredda e distante. Eppure, perdersi, a volte è l’unico modo per ritrovarsi.