Lo sfondo di un Ottocento volutamente sfumato conferisce a questo romanzo una dimensione fuori del tempo. D'altronde l'autore si propone di rappresentarvi la condizione universale dell'Uomo che stenta a comunicare con il mondo che lo circonda qualunque sia l'epoca storica in cui viva. Il romanzo è intessuto di conflitti laceranti. La narrazione ha però toni moderati, quasi sommessi, considerato che non si tratta di maligne e truci ostilità scatenate dall'odio o dall'egoismo, ma di dolenti contrapposizioni generate dall'amore e dalla generosità. Sono amori feriti quelli che confliggono in questo romanzo. Inevitabile è, pertanto, un interrogativo: se anche l'amore è causa di disarmonie, il destino degli uomini è senza speranza di felicità? Nonostante il finale aperto, il libro può suggerire una risposta.