Figura anomala in un mondo patinato, Mino Raiola parla sette lingue, non indossa mai una cravatta e termina gli accordi in bermuda e camiciola hawaiana. Alieno, scorbutico, ferino, guizzi geniali e zero fronzoli. Soprattutto, zero padroni.
Lo “gnomo ciccione” (copyright Ibrahimović), l’agente dei calciatori più noto e discusso d’Italia e d’Europa, fa di tutto per guidare i giornali quando si tratta di condizionare una trattativa, per poi sparire quando la stampa vuole parlare di lui.
Nasce in un paese della provincia di Salerno ma presto emigra ad Haarlem, Olanda. Qui, dai tavoli della pizzeria di famiglia, ottiene la procura di alcuni giocatori olandesi. È solo l’inizio di una storia di successo.
Tutti conoscono gli affari conclusi, le dichiarazioni sopra le righe, le illazioni maligne dei detrattori, ma in pochi sanno, ad esempio, che possa essere discendente di Al Capone. Oppure che ami in modo morboso il cibo e che sia tremendamente divertente. E che da bullo davanti alle telecamere diventi un tenerone con gli amici: Galliani, Moggi, Moratti. Persino Zeman. E tanti altri, che i lettori incontreranno nelle pagine di questa biografia, insieme ad aneddoti al limite del dicibile, dettagli comici e, soprattutto, le trattative spericolate e i segreti che lo hanno reso il numero uno (o dieci?) degli agenti sportivi.
È la vicenda di Carmine Raiola da Angri, il superprocuratore capace di far tremare società e mercati. Ma anche di offrire gesti di umanità, esprimere fascino anticonformista e far pesare un intuito sempre micidiale.
Lo “gnomo ciccione” (copyright Ibrahimović), l’agente dei calciatori più noto e discusso d’Italia e d’Europa, fa di tutto per guidare i giornali quando si tratta di condizionare una trattativa, per poi sparire quando la stampa vuole parlare di lui.
Nasce in un paese della provincia di Salerno ma presto emigra ad Haarlem, Olanda. Qui, dai tavoli della pizzeria di famiglia, ottiene la procura di alcuni giocatori olandesi. È solo l’inizio di una storia di successo.
Tutti conoscono gli affari conclusi, le dichiarazioni sopra le righe, le illazioni maligne dei detrattori, ma in pochi sanno, ad esempio, che possa essere discendente di Al Capone. Oppure che ami in modo morboso il cibo e che sia tremendamente divertente. E che da bullo davanti alle telecamere diventi un tenerone con gli amici: Galliani, Moggi, Moratti. Persino Zeman. E tanti altri, che i lettori incontreranno nelle pagine di questa biografia, insieme ad aneddoti al limite del dicibile, dettagli comici e, soprattutto, le trattative spericolate e i segreti che lo hanno reso il numero uno (o dieci?) degli agenti sportivi.
È la vicenda di Carmine Raiola da Angri, il superprocuratore capace di far tremare società e mercati. Ma anche di offrire gesti di umanità, esprimere fascino anticonformista e far pesare un intuito sempre micidiale.