Mai come oggi le immagini hanno ricoperto un ruolo così centrale nella vita delle persone. Esse sono presenti in ogni ambiente e in ogni situazione e sono di ogni tipo: artistiche, pubblicitarie, informative, analogiche e digitali, pubbliche e private. Si muovono sugli schermi televisivi e sui display dei computer, degli smartphone, dei tablet, si afferrano con due dita, si spostano, si ingrandiscono, si eliminano quando non sono più gradite. Delle immagini non si può fare a meno e, d’altra parte, noi stessi abbiamo un’immagine, unica, diversa per ciascuno di noi, e viaggiamo in un universo fatto di immagini, dipinte dalla natura o create dalla mano dell’uomo.Come può una persona non vedente avere un approccio significativo con una qualsiasi immagine, dato che non ha la possibilità di vederla?Questo è l’interrogativo e le risposte vanno ricercate in più ambiti, da quello della vita intima, privata, a quello dei rapporti con gli altri, dall’ambito artistico a quello tecnologico. In primo luogo un’educazione adeguata, attenta alle problematiche legate alla disabilità visiva, in secondo luogo un ambiente favorevole, accogliente, facilitante, sono le condizioni necessarie affinché un non vedente possa godere di tutti i vantaggi sia pratici che culturali che può offrire il mondo contemporaneo.La scoperta è che il non vedente vede molte più cose di quanto un vedente possa credere o immaginare, e non si tratta di una sorta di miracolo, ma solo di un modo diverso di accostarsi alla realtà e di comprenderla, usando appieno, con attenzione e consapevolezza, i sensi che ha a disposizione.