"Il titolo dell'opera, 'Argeste', implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del Argeste (vento del Mediterraneo, punto di tramonto del sole in estate, vento che nella ripartizione classica della rosa dei venti, schiarisce e ripulisce il cielo dalle nuvole; è presente nella ideale rosa dei venti sia di Omero sia di Aristotele) si susseguono, in ordine alfabetico: Carmine Avagliano con la raccolta Amore... semplicemente Amore; Graziella Briamonte con Silenzi; Paola Marchesin con Realtà nascoste; Elisa Marcucci con Poesie delle cose reali; Giuliana Meloncelli con Amore che vieni amore che vai; Mario Pomponi con ATTI e FATTI tra Realtà in Fantasia." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)