La nemesis, espressione presso i Greci della censura sociale, e Nemesis potenza divina omonima, il cui santuario di maggior prestigio è collocato a Ramnunte in Attica, sono esplorate in questo volume in cui storia delle emozioni, storia culturale, sociale e religiosa si intersecano. Prendendo le mosse dalla ricezione della figura divina, l'analisi si concentra sulle forme della nemesis attribuite a mortali e immortali, per passare poi a ricostruire il profilo della divinità, quale emerge dalle tradizioni sulla sua genealogia, dalla sua vicenda mitica e dagli attributi onomastici con cui i Greci la invocavano. Infine, la ricerca si focalizza sulle pratiche cultuali e punta lo sguardo sul contesto documentario di Ramnunte che consente di ricostruire il paesaggio religioso in cui Nemesis era inserita. Indagando la relazione tra una pulsione emotiva e il teonimo corrispondente, il volume affronta la complessa questione dei culti riservati a concetti astratti, virtù o moti dell'animo, per esplorarne le dinamiche di funzionamento da una prospettiva storica, sul filo della tensione tra rappresentazioni note a livello "panellenico" e prassi religiose locali.