Dalle Alpi agli Appennini, dalle cime alle coste. Parigi, Madrid, Praga, Vienna. E poi ancora Washington, Baltimora, Filadelfia. Non ho viaggiato moltissimo, ma neanche poco. Eppure dei miei viaggi più che le cose e i luoghi, ricordo gli incontri, le persone, le coincidenze. Al Louvre, ad esempio, navigando a vista tra le opere d'arte, io mi sono fermata davanti a un solo, unico quadro. E me ne sono stata lì gran parte del tempo, innamorata di un ragazzo su uno scoglio davanti al mare. Ogni viaggio regala una scoperta ai viaggiatori anarchici e curiosi come me. Ogni viaggio ci porta a contatto con una parte di noi stessi della quale non eravamo consapevoli fino a un attimo prima della partenza. Non è sempre necessario andare dall'altra parte del mondo, anche le scelte sono comunque dei viaggi verso un ignoto che cambia la nostra esistenza. Scegliamo per ogni viaggio il nostro mezzo a seconda della destinazione: l'aereo, il treno, o la nave. Il cielo, il mare o la terra. Possiamo viaggiare a ritroso o percorrendo il nostro futuro.
Daniela Grandinetti è nata in Calabria, a Lamezia Terme. Si è laureata in Lettere a Firenze, dove ha cominciato a insegnare. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Il mistero della casa del vento", Giulio Perrone Editore. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il Premio Racconti nella Rete nell'ambito del Festival LuccAutori, ed è stata pubblicata nell'antologia edita da Nottetempo. Si è poi classificata seconda nella XV edizione del Premio Letterario Caffè Moak, Città di Modica. Ha pubblicato numerosi racconti in varie antologie. Collabora con riviste e scrive di libri su siti internet che si occupano di editoria e romanzi.
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