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Il quadro che forse potrebbe rappresentare più di ogni altro la tensione di Veniero verso un Dio materno è “Giacobbe e l’angelo” di Rembrandt, olio su tela del 1659, custodito presso i Musei statali di Berlino. La postura inclinata dell’angelo, che ha tratti delicati, quasi androgini, unita a quella reclinata del patriarca Giacobbe, che sembra sfinito nella lotta, produce una sintesi visiva che rimanda più all’abbraccio che alla lotta. Rembrandt ha infatti voluto interpretare il famoso passo biblico della “lotta di Giacobbe con l’angelo” (Gen 32,24-34) nella dimensione della relazione, della…mehr

Produktbeschreibung
Il quadro che forse potrebbe rappresentare più di ogni altro la tensione di Veniero verso un Dio materno è “Giacobbe e l’angelo” di Rembrandt, olio su tela del 1659, custodito presso i Musei statali di Berlino. La postura inclinata dell’angelo, che ha tratti delicati, quasi androgini, unita a quella reclinata del patriarca Giacobbe, che sembra sfinito nella lotta, produce una sintesi visiva che rimanda più all’abbraccio che alla lotta. Rembrandt ha infatti voluto interpretare il famoso passo biblico della “lotta di Giacobbe con l’angelo” (Gen 32,24-34) nella dimensione della relazione, della protezione, della benedizione, attraverso la dinamica degli sguardi e la corrispondenza delle braccia delle due figure, che nell’angelo sono di contenimento e di accoglienza e in Giacobbe di tensione e di abbandono.Ecco, la ricerca di Dio in Veniero Scarselli potrebbe essere degnamente rappresentata da questa intensa raffigurazione del maestro olandese, in cui la lotta e la sfida al mistero divino si declinano nell’abbandono alle braccia e allo sguardo materno di Dio.