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C'è qualcosa di Yeats nella poesia di Gentile - la realtà che si dilata ed è oltre gli occhi, il ricordo di una terra perduta - assieme alla tradizione della poesia civile di alcuni quattrocenteschi - c'è Pasolini e le frequentazioni di Gentile con la musica heavy metal. C'è la capacità di indignarsi (ancora), la rabbia e l'orgoglio, le grida e la speranza. La capacità di riuscire ancora a guardare il mondo con occhi che si stupiscono ancora dell'ignavia che domina i rapporti del “Mondo di mezzo”, il mondo dei sudditi. 

Produktbeschreibung
C'è qualcosa di Yeats nella poesia di Gentile - la realtà che si dilata ed è oltre gli occhi, il ricordo di una terra perduta - assieme alla tradizione della poesia civile di alcuni quattrocenteschi - c'è Pasolini e le frequentazioni di Gentile con la musica heavy metal. C'è la capacità di indignarsi (ancora), la rabbia e l'orgoglio, le grida e la speranza. La capacità di riuscire ancora a guardare il mondo con occhi che si stupiscono ancora dell'ignavia che domina i rapporti del “Mondo di mezzo”, il mondo dei sudditi. 
Autorenporträt
Emanuele Gentile (Catania 1964), giornalista pubblicista/freelance fin dai primi anni Ottanta, scrive e ha scritto per vari giornali e quotidiani. Collabora con Girodivite, La Sicilia, Radio Una Voce Vicina, MusicalNews.com, Vision Think Tank e La Voce. È laureato in Scienze Politiche, e in Lingue Straniere. Si occupa su Girodivite di due blog: "Centro Studi Est Europa" con l'obiettivo di accrescere in Italia la conoscenza dell'Europa dell'Est/Caucaso/Asia Centrale; e "L'Uomo Qualunque" blog di riflessioni personali. Ha pubblicato nel 2008 per conto del CIRVI di Torino un saggio sul viaggio in Sicilia di Alexis de Tocqueville ed ha partecipato alla stesura del libro intitolato "L'Isola del Viaggio" edito nel 2008 dalla Domenico Sanfilippo Editore di Catania.