«Nei versi e nelle righe di Lilia fluiscono, senza soluzione di continuità, sentimenti, emozioni e passioni, che dilettano chi scrive e desiderano dilettare chi legge. La voce narrante non è quella di Emanuele, ma è la voce della stessa Lilia, che emerge, con femminea determinazione e che, sillaba dopo sillaba, disegna il suo elegante identikit mondano. Ma chi è Lilia? Lilia è una eco dantesca, dal trentesimo canto del Purgatorio; Lilia è un sogno; Lilia è un desiderio, ma, soprattutto, Lilia è l’inizio di un’avventura poetica, che porterà Emanuele verso traguardi letterari sempre piú gratificanti. L’opera si articola in Quattro Stagioni, all’interno delle quali si osserva una progressiva maturazione tematica e stilistica. (...) Non aver mai paura del futuro, caro Emanuele, e sii sempre pronto a sfidare le tue incertezze, le tue fragilità, perché varrà sempre la pena di rischiare e di mettersi alla prova, come hai fatto con questa tua commovente opera prima!» (Dalla prefazione di Maria Cristina Calvaresi)