Fino a pochi anni fa le Neuroscienze non erano giunte a una spiegazione condivisa dell’affascinante natura della psiche, della coscienza e dell’esistenza del libero arbitrio. La mente cosciente non può definirsi in modo oggettivo; si configura come una
tabula rasa che accumula esperienze e informazioni e che non s’identifica con un Ego definitivo. Tuttavia, le evidenze emerse dai lavori di Bignetti indirizzano verso un’ipotesi di cervello dalle capacità computazionali di tipo probabilistico-deterministico, in grado di reagire grazie a un meccanismo statistico di “trial-and-error”, senza alcuna componente-guida illusoriamente legata alla parte spirituale e al libero arbitrio.
Il saggio, approfondendo il celebre modello cognitivo di Bignetti, agevola la comprensione dei meccanismi della psiche nei processi di apprendimento, memoria e comportamento “volontario” dell’uomo. L’Autore analizza il funzionamento duale della mente: inconscia (dal linguaggio biofisico-biochimico) e conscia (legata a un linguaggio fatto di frasi, musica, sogni e immagini). A sostegno delle sue evidenze, la “Realtà” è tradotta in un linguaggio macchina dalla mente inconscia, perché venga fornita a quella conscia, nell’arco di centinaia di millisecondi (come attraverso il filtro di un Avatar). Perciò, conosciamo solo un mondo sempre del passato, “virtuale”, utile non per l’oggi ma forse per il domani.
tabula rasa che accumula esperienze e informazioni e che non s’identifica con un Ego definitivo. Tuttavia, le evidenze emerse dai lavori di Bignetti indirizzano verso un’ipotesi di cervello dalle capacità computazionali di tipo probabilistico-deterministico, in grado di reagire grazie a un meccanismo statistico di “trial-and-error”, senza alcuna componente-guida illusoriamente legata alla parte spirituale e al libero arbitrio.
Il saggio, approfondendo il celebre modello cognitivo di Bignetti, agevola la comprensione dei meccanismi della psiche nei processi di apprendimento, memoria e comportamento “volontario” dell’uomo. L’Autore analizza il funzionamento duale della mente: inconscia (dal linguaggio biofisico-biochimico) e conscia (legata a un linguaggio fatto di frasi, musica, sogni e immagini). A sostegno delle sue evidenze, la “Realtà” è tradotta in un linguaggio macchina dalla mente inconscia, perché venga fornita a quella conscia, nell’arco di centinaia di millisecondi (come attraverso il filtro di un Avatar). Perciò, conosciamo solo un mondo sempre del passato, “virtuale”, utile non per l’oggi ma forse per il domani.