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Il principio di proporzionalità rappresenta un limite al potere della sovranità statale, oltre che un canone di controllo sulle pressioni esercitate sui diritti fondamentali. In materia penale esso ha coinvolto il sindacato sull’equilibrio sanzionatorio della fattispecie, trovando conferma in un consolidato orientamento che riteneva censurabili asimmetrie punitive irragionevoli solo in presenza di un adeguato tertium comparationis, in grado di evidenziare la sperequazione punitiva. Negli ultimi anni qualcosa è cambiato: la Corte costituzionale, spinta dal “vento europeo” e dalla “immobilità”…mehr

Produktbeschreibung
Il principio di proporzionalità rappresenta un limite al potere della sovranità statale, oltre che un canone di controllo sulle pressioni esercitate sui diritti fondamentali. In materia penale esso ha coinvolto il sindacato sull’equilibrio sanzionatorio della fattispecie, trovando conferma in un consolidato orientamento che riteneva censurabili asimmetrie punitive irragionevoli solo in presenza di un adeguato tertium comparationis, in grado di evidenziare la sperequazione punitiva. Negli ultimi anni qualcosa è cambiato: la Corte costituzionale, spinta dal “vento europeo” e dalla “immobilità” del legislatore, ha inaugurato una nuova stagione che, usando il paradigma della ragionevolezza-eguaglianza in combinato disposto con quello della finalità rieducativa della pena, procede a valutazioni di sproporzionalità intrinseca della pena rispetto al disvalore del fatto. Il volume, partendo da un excursus storico, di carattere comparatistico ed europeo, si pone l’obiettivo di analizzare il ruolo sempre più da protagonista della proporzionalità nello scenario passato, presente e futuro.