L'inquinamento da Cr(VI) ha assunto notevole importanza data la sua tossicità e cancerogenicità. Il Cr(VI) può essere naturalmente ridotto a Cr(III) con tempi di trasformazione in genere molto lunghi e può persistere nel suolo ed essere dilavato provocando l'inquinamento delle acque superficiali e sotterranee. Studi recenti mostrano l'efficacia di alcuni composti organici nella rimozione del Cr(VI) attraverso una complessa rete di processi ossido riduttivi dei quali è difficile discriminare la natura biotica o abiotica. A questo scopo un approccio promettente è rappresentato dalla tecnica di biorisanamento con nutrienti zuccherini che stimolano la crescita batterica. La presente ricerca si propone di simulare su scala di laboratorio il risanamento, sia chimico che biologico, di terreni contaminati da Cr(VI). Per lo studio del risanamento biologico sono stati utilizzati come agenti riducenti il glucosio, il trealosio e una _-ciclodestrina, mentre per quello chimico l'acido ascorbico, il ditionito di sodio, il metabisolfito di sodio e il solfito di sodio. I parametri monitorati sono stati pH, contenuto di Cr(VI) e Cr totale, Fe, Ni e Mn.