Ungaretti, si sa, non è stato solo poeta, ma anche traduttore, critico, saggista, e molto altro: ha esercitato insomma la sua funzione di intellettuale in più direzioni, seguite ed esplorate nei saggi qui raccolti. Il volume si concentra sull’Ungaretti professore e redattore di riviste (dagli anni egiziani a quelli del dopoguerra); e accanto a questi due focus vi sono quelli che riguardano la produzione saggistica, i rapporti con altri intellettuali (Aleramo, Saba, Conti, Paulhan, Fautrier, la Beat Generation), gli scambi con il mondo artistico, nonché le traduzioni, che si pongono come esatto punto di intersezione tra attività poetica e funzione culturale.