Nella cittadina di Rozzangeles appare all'improvviso Shemuel, figlio di Ahasvero, noto come ebreo errante, che si inserisce - in qualche modo contaminandola - nella sua società, grazie all'aiuto di Fabulo Fab. I protagonisti partecipano così a concerti punk, scendono nella metropolitana, passeggiano per gli ipermercati, entrano in discoteche, assistono a tribali partite di calcio simili a guerriglie primitive, mangiano in pizzerie napoletane gestite da cinesi, in fast-food alla moda o nei parchi cittadini pieni di persone stravaganti. Molte contraddizioni del mondo attuale vengono analizzate in questo romanzo contraddistinto da un chiaroscuro bizzarro e paradossale e da una trama avventurosa che potremmo definire surreale, meditativa, di formazione. Questo libro possiede due livelli di lettura: si può leggere come semplice racconto di fantasia oppure diventare un'analisi acuta e precisa dell'evo moderno. Infatti il viaggio iniziatico dei protagonisti, a volte con sfumature comiche e ironiche - ma senza mai abbandonare profondità e filosofia - rappresenta benissimo l'iter esistenziale dell'uomo del nostro secolo giunto al limite della sua civilizzazione e per questo nell'impasse.