«Se sono sbagliato per il mondo, allora è il mondo che non mi deve appartenere e farò in modo che non mi possieda più». I ragazzi di piazza crescono in un quartiere popolare nel degrado sociale fra disgrazie, violenze, molestie e nessuna prospettiva. Molti sono coinvolti in attività illecite, altri cercano solo di sopravvivere. Ettore è un ragazzino che trova per caso il bottino di un furto e prova a fuggire da una famiglia disfunzionale e dai propri demoni, che rappresenta nelle pagine del suo diario. Ha un forte senso di giustizia e libertà, ma allo stesso tempo è tormentato dalla paura e dalla solitudine. Una storia emozionante attraverso i labirinti della mente umana, oscuri e pericolosi come la vita di strada in un fatiscente palazzo di sette piani nella periferia piemontese degli anni Novanta. Fabrizio Perdicaro, nato a Vercelli nel 1976 da genitori siciliani emigrati in Piemonte, ha vissuto un'infanzia difficile nei quartieri disagiati. Ama leggere, disegnare e osservare la natura, ma ancor di più la propria famiglia.