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“Una fotografa alla ricerca dei pani d’Italia”, così si definisce in quest’opera Franca Lovino, individuando al tempo stesso il titolo più calzante per questo suo ultimo lavoro fotografico dedicato al pane. Pane che, attraverso immagini e suggestivi testi, viene ripensato e rievocato a partire dagli elementi essenziali che lo costituiscono, il grano – anzi, i grani – e l’acqua, e accompagnato via via attraverso le più celebri forme, versioni e nomenclature lungo tutta la Penisola. Un viaggio fotografico che prende le mosse dal pane di segale della Valtellina e giunge fino al pane di Lentini,…mehr

Produktbeschreibung
“Una fotografa alla ricerca dei pani d’Italia”, così si definisce in quest’opera Franca Lovino, individuando al tempo stesso il titolo più calzante per questo suo ultimo lavoro fotografico dedicato al pane. Pane che, attraverso immagini e suggestivi testi, viene ripensato e rievocato a partire dagli elementi essenziali che lo costituiscono, il grano – anzi, i grani – e l’acqua, e accompagnato via via attraverso le più celebri forme, versioni e nomenclature lungo tutta la Penisola. Un viaggio fotografico che prende le mosse dal pane di segale della Valtellina e giunge fino al pane di Lentini, toccando le più famose specialità della panificazione italiana con altrettante tappe in città e regioni di grande tradizione. Pani morbidi, croccanti, chiari, scuri, integrali, di castagne, di segale… Pani che trionfano in tutta la loro naturale bellezza, e che al tempo stesso traggono la loro maggiore forza evocativa dalle ambientazioni rigorose, dietro le quali si legge la grande vocazione scenografica di Lovino. Che pare anzi sfidare la “naturalezza” del tema, esaltando la semplicità del pane in still life di sofisticata eleganza o, viceversa, facendola rivivere attraverso i gesti sublimi di antiche tradizioni e di coloro che ancora le incarnano. Un viaggio che non è un inventario e non ha alcuna vocazione tassonomica ma, viceversa, si affida unicamente a suggestioni estetiche e sentimentali, che culminano non a caso in una ricca e sorprendente appendice di ricette che Lovino propone “dopo averle preparate, fotografate, studiate e gustate”. Può forse lasciare interdetti la presenza di un “ricettario” in un libro di foto artistiche, ma a ben vedere questa chiosa è perfettamente coerente con l’approccio anticonvenzionale di Lovino, che deliberatamente si concede alla contaminazione e al sovvertimento dei consueti confini di genere e di stile.