Francesca Palmini nasce a Napoli nell'Estate del 1994.
Tuttora trascorre la sua vita in un paesino della provincia di Caserta, insieme alla sua numerosa e fragorosa famiglia, che sa di essere il suo più bello, prezioso ed incomparabile tesoro.
Ha frequentato il liceo scientifico. Iscritta all'Albo Nazionale delle Eccellenze.
Studiosa di diritto, dedica parte del suo tempo al suo lavoro come sales and logistic assistant per un'azienda napoletana.
Ha nutrito sin da piccola la sua passione per la scrittura, che ritiene essere l'unica cosa che riesca a farla stare davvero e pienamente bene.
Ha collaborato e collabora ancora oggi con giornali locali, scrivendo dei temi più disparati.
«Nessuno viene ricordato per i segreti che porta nel suo cuore.
I miei piccoli componimenti sono il mezzo da me prediletto per poter raccontare, confidare quanto ho nel mio cuore: “Io metto una lente davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente” (Chi sono, 1908, Aldo Palazzeschi).
All'interrogativo “Cosa è per te la poesia?”, rispondo sistematicamente citando i bei versi della poetessa polacca Wislawa Szymborska: “cos'è mai la poesia?... ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo come alla salvezza di un corrimano. Con uno sguardo mi ha resa più bella, e io questa bellezza l'ho fatta mia.
Felice ho inghiottito una stella. […] Io ballo, io ballo nel battito di ali improvvise.”»
Tuttora trascorre la sua vita in un paesino della provincia di Caserta, insieme alla sua numerosa e fragorosa famiglia, che sa di essere il suo più bello, prezioso ed incomparabile tesoro.
Ha frequentato il liceo scientifico. Iscritta all'Albo Nazionale delle Eccellenze.
Studiosa di diritto, dedica parte del suo tempo al suo lavoro come sales and logistic assistant per un'azienda napoletana.
Ha nutrito sin da piccola la sua passione per la scrittura, che ritiene essere l'unica cosa che riesca a farla stare davvero e pienamente bene.
Ha collaborato e collabora ancora oggi con giornali locali, scrivendo dei temi più disparati.
«Nessuno viene ricordato per i segreti che porta nel suo cuore.
I miei piccoli componimenti sono il mezzo da me prediletto per poter raccontare, confidare quanto ho nel mio cuore: “Io metto una lente davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente” (Chi sono, 1908, Aldo Palazzeschi).
All'interrogativo “Cosa è per te la poesia?”, rispondo sistematicamente citando i bei versi della poetessa polacca Wislawa Szymborska: “cos'è mai la poesia?... ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo come alla salvezza di un corrimano. Con uno sguardo mi ha resa più bella, e io questa bellezza l'ho fatta mia.
Felice ho inghiottito una stella. […] Io ballo, io ballo nel battito di ali improvvise.”»