Un piccolo pianeta deserto collocato in qualche spazio dell'universo ospita anime terrestri, per qualche verso eccelse. Queste sono prese dalla noia a causa del protrarsi dei tempi della loro ricongiunzione con la Luce divina, presupposto necessario per ricostituire il Pleroma. La loro insofferenza cresce fino a indurle a percepire bisogni di spazio ampio e culturalmente fecondato, di cui un ectoplasma non dovrebbe soffrire. Il custode organizzatore di questa specie di Purgatorio è Des, un dio di rango inferiore a cui viene chiesto di raggiungere lo scopo desertificando nientemeno che la Terra. Tale richiesta lo turba profondamente. Riuscirà Des nel compito affidatogli? E che ne sarà della speranza di ricostituzione del Pleroma?
Un testo di cui è stato detto che si presenta dapprima come una sorta di divertissement distopico, un'allegoria scanzonata e spassosa del presente post-industriale, ma poi giunge a un approdo quasi-nichilista che rivela un livello di lettura ben più profondo rispetto alla prima idea.
Un testo di cui è stato detto che si presenta dapprima come una sorta di divertissement distopico, un'allegoria scanzonata e spassosa del presente post-industriale, ma poi giunge a un approdo quasi-nichilista che rivela un livello di lettura ben più profondo rispetto alla prima idea.