In primo luogo può parlarsi di leale collaborazione intersoggettiva, ponendo l'attenzione sui rapporti intercorrenti tra lo Stato e le Regioni. Secondariamente può parlarsi di leale collaborazione interorganica, soffermandosi in questa seconda prospettiva sulle relazioni e sulle reciproche interferenze tra i Poteri dello Stato. In questo senso la leale collaborazione esprime la necessità che i rapporti tra gli organi dell'apparato statale, che delineano la forma di governo di una Stato, siano improntati alla cooperazione reciproca. Assente nella formulazione originaria del nostro testo costituzionale, il principio di leale collaborazione è emerso inizialmente attraverso numerose sentenze della Corte Costituzionale, che con le sue pronunce non ha inventato, ma semplicemente portato in superficie un principio presente nel nostro ordinamento, per poi trovare, nella prospettiva intersoggettiva, un riconoscimento esplicito in seguito alla riforma del titolo V della Costituzione e allamodifica dell'art. 120 Cost. Per quanto attiene al rapporto fra poteri dello Stato, lo stesso principio continua, invece, ad operare "negli strati più profondi" del diritto costituzionale.