L¿obbiettivo di questo lavoro è stato quello di analizzare in chiave liturgica le omelie sulla festa della Trasfigurazione del Signore dei gerarchi della Metropolia di Kyiv dei secoli XVII-XVIII. Di fatto le suddette omelie sono state esaminate nel loro aspetto liturgico-teologico. Di questa analisi un aspetto fondamentale è stato la traduzione delle omelie. Storicamente un¿omelia in quanto tale, nella tradizione della storia della Chiesa non è nata per sé stessa, ma le sue origini risalgono appunto alla fondazione della Chiesa, poiché Cristo stesso è stato il primo predicatore della Parola di Dio, predicando la gioia del Vangelo e la venuta del Regno dei Cieli (cf. Mt 4,17). Sia chiaro anche che la pronuncia delle omelie non è un¿arte oratoria o un tipo di eloquenza. Il compito di un predicatore, che pronuncia un¿omelia è prima di tutto riferire la Verità Divina del Vangelo di Cristo, per consolidare i fedeli a cui è destinata nella fede e nella morale cristiana. Inoltre, la pronuncia dell¿omelia è parte integrante della catechesi, che fin dai primi secoli della Chiesa cristiana era strettamente connessa con la Liturgia della Parola e l¿Eucaristia.