Si cresce, si impara, si viaggia, si fanno tante nuove esperienze tanto da sembrare di perdere di vista qualcosa. Magari è vero, almeno fino al momento in cui si ritrova la direzione voluta nel proprio percorso. Dopo aver fatto però tesoro di studi e esperienze, si riesce così a combinare assieme i tasselli scomposti del rompicapo o a rinfilare le perle sparpagliate della collana. Le parole sono i colori cercati e provati, mentre i versi diventano le pennellate che immortalano paesaggi o momenti e ritrattano persone o cose, che non si vuole dimenticare. La raccolta di poesia “Filo di Arianna” rincarna questo spirito del partire e del ritornare sui propri passi.