La corporeità è il perno del mondo e dei nostri sensi. Il dramma dell'esperienza psicotica, il problema del Corpo, le sue vicissitudini e potenzialità, sono compresi in senso psicoanalitico fenomenologico a partire dall'esperienza dell'Autrice in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. Vengono approfonditi l'articolarsi dell'approccio integrato al paziente e i luoghi della riabilitazione, tra "catastrofe, restaurazione e cronicità". Il Gruppo, con la sua valenza trasformativa, diventa essenziale strumento di mediazione in senso terapeutico, dove si schiudono spazi psichici di rielaborazione simbolica delle esperienze condivise. La dimensione gruppale e la dimensione psicocorporea si intrecciano, uniscono e fanno da filo conduttore a tutto il lavoro. Dall'esperienza umana viva e partecipata dei pazienti si declinano setting, obiettivi e tecniche di conduzione di gruppi terapeutico riabilitativi, con particolare attenzione per l'approccio a mediazione corporea. Dal corpo pietrificato, disarticolato, strumento che non risuona, l'attenzione va a quel "qualcosa" portato comunque inevitabilmente a espressione, che prende forma nello spazio pre verbale dell'incontro creativo.