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Isabelle sedeva al terz’ultimo banco e lo osservava un po’ abbagliata dal sole che filtrava dai vetri, appena intralciato dal grande albero nel giardino della scuola. Era bellissimo, il tratto degli occhi si sbilanciava verso il basso. Michael a nove anni aveva tutto. Anche troppo. Una valigia che non si riesce a chiudere, bisogna sedersi sopra e, nonostante questo, rimane sempre un orlo della maglietta a impedire alla cerniera la chiusura completa. Il padre di Michael, Harry, è un cantante famoso. Un successo arrivato dopo dieci anni di gavetta a suonare nella notte della città. La Giò, la…mehr

Produktbeschreibung
Isabelle sedeva al terz’ultimo banco e lo osservava un po’ abbagliata dal sole che filtrava dai vetri, appena intralciato dal grande albero nel giardino della scuola. Era bellissimo, il tratto degli occhi si sbilanciava verso il basso. Michael a nove anni aveva tutto. Anche troppo. Una valigia che non si riesce a chiudere, bisogna sedersi sopra e, nonostante questo, rimane sempre un orlo della maglietta a impedire alla cerniera la chiusura completa. Il padre di Michael, Harry, è un cantante famoso. Un successo arrivato dopo dieci anni di gavetta a suonare nella notte della città. La Giò, la mamma di Michael, è una donna molto semplice, di una bellezza pura e autentica, una bellezza di cui non si accorge, come quei quadri che sono in quel posto da molto tempo, che qualcuno ha messo lì prima di te e che per te sono diventati semplicemente un proseguo del muro. Nella vita, a volte, sembra che gli eventi accadano secondo modalità inevitabili e non è mai chiaro se questo si possa chiamare caos o destino. Michael si sentiva come una trottola di legno, di quelle fatte a mano in Italia, a Monreale. Una trottola che gira velocissima e in perfetto equilibrio, sembra quasi un moto continuo, eterno. Poi, improvvisamente, si sposta il baricentro e la trottola inizia i suoi giri traballanti. Nulla è più come prima. Sembra quasi che il perfetto equilibrio non ci sia mai stato. Giro dopo giro, traballa sempre di più e finirà per fermarsi, tristemente adagiata su un lato solo. Incapace di riprendere il moto se non spinta da qualcuno. Ma questa è un'altra storia.