L’essere umano ha bisogno di entrare in contatto con sé stesso per riappropriarsi del significato della propria vita. Emerge la necessità di fermarsi per ritrovarsi.Occorre trovare il tempo e lo spazio per scegliere di invertire la rotta. Rifugiandosi in un sentire interiore si approda ad una dimensione autogena. Sono “oasi di benessere”, luoghi di culto, spazi di relax, momenti speciali raggiunti come delle isole temporanee che favoriscono il bisogno primario e vitale del riposo.In questa prospettiva si collocano le metodologie autogene, momenti di pratica, di esercizi per recuperare le energie e le risorse mediante l’autoconsapevolezza. Un’esperienza soggettiva, una struttura autopioetica per impadronirsi di un senso di responsabilità verso sè stessi e verso il mondo.