Le cellule del nostro organismo comunicano con le altre cellule attraverso la produzione ed il rilascio di mediatori specifici. Queste sostanze sono moltissime e con differenti strutture chimiche: amminoacidi, peptidi, proteine complesse, derivati del metabolismo del colesterolo, e addirittura sostanze gassose.Particolari mediatori sono gli endocannabinoidi. Il coinvolgimento degli endocannabinoidi nella modulazione delle funzioni fisiologiche, sia a livello del sistema nervoso che nei tessuti periferici, è confermato dalla scoperta di specifici meccanismi biosintetici e degradativi. Pertanto, i recettori per i cannabinoidi, i loro ligandi endogeni e le proteine coinvolte nella loro sintesi, trasporto ed inattivazione formano un sistema cannabinoide endogeno integrato, definito “Sistema Endocannabinoide”. Tra le molteplici funzioni svolte emerge in maniera sempre più chiara il loro ruolo nel controllo alimentare. Esiste una stretta correlazione tra l'iperattività del sistema endocannabinoide a livello del sistema nervoso centrale e dei tessuti periferici con l'insorgenza dell'obesità. A questa iperattività possono contribuire vari fattori, quali anomalie genetiche legate al malfunzionamento dell’enzima che inattiva gli endocannabinoidi oppure una dieta ricca in grassi che aumenta il livello di acidi grassi polinsaturi e di conseguenza causano l’incremento dei recettori delle cellule specializzate per l’accumulo di lipidi, ovvero degli adipociti, e per la lipogenesi epatica. In questo studio si vogliono dimostrare gli effetti dell’iperinsulinemia sulla regolazione del sistema endocannabinoide specificamente localizzato a livello del tessuto adiposo. In particolare, l’iperinsulinemia cronica, che notoriamente costituisce un marcatore precoce di “insulino-resistenza” sistemica, può essere coinvolta nella disregolazione obesità-relata dei principali componenti del SE.