Nato dal convegno internazionale svoltosi a L’Aquila il 24-25 Ottobre 2019, il volume analizza le immagini filosofiche presenti nel De opificio mundi di Filone di Alessandria (I sec. a.C.-I sec. d.C.) e ospita i saggi di alcuni dei più rinomati esperti del pensiero filoniano. Nella sua opera cosmologica per eccellenza, Filone, pensatore ebreo della fine dell’età ellenistica che vive tra Alessandria e Roma, costruisce un elaborato sistema di metafore e similitudini: esse superano l’artificio retorico e hanno uno specifico significato filosofico da contestualizzarsi nell’originale assimilazione filoniana in chiave ebraica delle tradizioni platonica e stoica. Un’attenzione particolare è rivolta al ruolo dell’allegoria, che, in un’opera non allegorica come il De opificio, trova uno spazio marginale ma significativo, essendo presente proprio laddove il vincolo con la tradizione giudaica risulta imprescindibile. Nella “fabbrica” del mondo di Filone le similitudini, le metafore e i semplici esempi diventano uno strumento dall’alto potere comunicativo che egli elabora per mettere in comunicazione due mondi, quello ebraico e quello greco-romano, al fine di trovare una nuova forma di convivenza comune.