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Nella prefazione la storia complessa e coinvolgente di Lino Forte (1948-2018) spirito ribelle, emigrato negli anni 80 in Venezuela e quindi in Colombia dove ha svolto la professione di Traduttore Ufficiale a Bogotà fino alla sua morte. Il libro, curato da Luigi Matteo, raccoglie i suoi scritti poetici divisi in tre sezioni: “Radicosalia”, “Gocce di rugiada” e “Lucignoli”. Innamorato delle sue montagne ha vissuto gli anni in terra straniera con una nostalgia morbosa delle sue radici e del mondo bucolico della Radicosa, una sperduta contrada montana di S. Vittore del Lazio (FR). Le sue “cantate”…mehr

Produktbeschreibung
Nella prefazione la storia complessa e coinvolgente di Lino Forte (1948-2018) spirito ribelle, emigrato negli anni 80 in Venezuela e quindi in Colombia dove ha svolto la professione di Traduttore Ufficiale a Bogotà fino alla sua morte. Il libro, curato da Luigi Matteo, raccoglie i suoi scritti poetici divisi in tre sezioni: “Radicosalia”, “Gocce di rugiada” e “Lucignoli”. Innamorato delle sue montagne ha vissuto gli anni in terra straniera con una nostalgia morbosa delle sue radici e del mondo bucolico della Radicosa, una sperduta contrada montana di S. Vittore del Lazio (FR). Le sue “cantate” sono scritte specialmente in dialetto, la lingua del cuore. Il dialetto è il “radicosaro” che si discosta nettamente dal dialetto sanvittorese per le inflessioni e le cadenze che risentono del vicino Molise. E diventa il custode delle memorie della sua terra. Memorie di cose semplici, di vita quotidiana, rievocate con rimpianto struggente e fissate in versi incisivi e icastici. Lino Forte resta il primo ed unico poeta dialettale di quel difficile idioma di crocevia e il suo contributo letterario è notevole in quanto il variegato dialetto campano (basso Lazio, Campania, napoletano) è riconosciuto come lingua dall’UNESCO.