Il romanzo è ambientato in un arco temporale tra il 1978 e il 1991. Maurizio, un brillante ricercatore di un istituto pubblico romano, viene trovato morto mentre sta scrivendo un articolo sulla scoperta di un nuovo farmaco antitumorale. La prima indagine porta a supporre che si sia trattato di un incidente. Da qui si snoda un'indagine che vede come protagonista principale la sua allieva Elena, una giovane donna cresciuta da un'infanzia difficile. Alla fine degli anni Settanta, Elena, aiutata dall'anziano mentore e dal suo fidanzato giornalista (Stefano), scopre le ragioni della morte di Maurizio. Sono descritti i personaggi coinvolti nel furto di dati scientifici da parte di rappresentanti di un'industria farmaceutica, con ruoli, responsabilità e destini differenti. Nella parte II Elena si trasferisce a Parigi al fine di lavorare con lo scienziato leader delle ricerche sugli interferoni. Sono gli anni della corsa per la produzione di interferoni, anni in cui la stampa li presenta come farmaci miracolosi. Stefano viene coinvolto in un'inchiesta su decessi inspiegabili avvenuti a Città del Messico nel corso di una sperimentazione con un nuovo interferone. L'indagine rivela la responsabilità di un giovane spregiudicato che apparteneva alla stessa industria coinvolta negli scandali del 1979-80. Dopo cinque anni a Parigi, Elena rientra a Roma. A seguito di diversi eventi, Elena e Stefano sono vittime di un odioso ricatto al silenzio a seguito del rapimento del figlio. Gli episodi si intrecciano in tempi e luoghi diversi nell'arco di più di dieci anni, svelando alla fine la reale dinamica degli eventi e la loro evoluzione. Attraverso concetti emergenti nella conversazione finale tra i protagonisti, il romanzo porta il lettore a riflessioni profonde sul significato stesso della ricerca per la salute, sulle insidie e sui sistemi di corruzione politica. Gli scenari del romanzo sono realisticamente contestualizzati dal punto di vista scientifico e storico