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Nonostante i dati dimostrino che i livelli di sedentarietà della popolazione continuano a crescere, con conseguenti danni per la salute, tuttavia decine di migliaia di italiani ogni anno praticano sport di resistenza a livello amatoriale. Spesso tale pratica esordisce dall’esigenza di benessere, per poi evolversi in attività agonistica che porta l’individuo ad allenamenti esaustivi e gare estreme. Ma, se è dimostrato che l’ipocinesia nuoce alla salute, allenarsi invece fa sempre bene? Qual è il confine tra esercizio fisico come “farmaco buono” e come farmaco con effetti collaterali che può…mehr

Produktbeschreibung
Nonostante i dati dimostrino che i livelli di sedentarietà della popolazione continuano a crescere, con conseguenti danni per la salute, tuttavia decine di migliaia di italiani ogni anno praticano sport di resistenza a livello amatoriale. Spesso tale pratica esordisce dall’esigenza di benessere, per poi evolversi in attività agonistica che porta l’individuo ad allenamenti esaustivi e gare estreme. Ma, se è dimostrato che l’ipocinesia nuoce alla salute, allenarsi invece fa sempre bene? Qual è il confine tra esercizio fisico come “farmaco buono” e come farmaco con effetti collaterali che può portare a stati patologici e accelerare l’invecchiamento? Nel libro – attraverso una ricerca empirica specifica condotta su un campione di runner e praticanti sport di endurance intensi – viene spiegato il meccanismo d’azione dello stress ossidativo, con particolare riferimento ai suoi effetti sul muscolo; viene inoltre dimostrato in che modo tale fenomeno, se non controllato, può giocare un ruolo fondamentale sia sulla prestazione che sulla salute dell’individuo. Il volume è rivolto a studenti, specializzandi, dottorandi e professori in discipline afferenti alle scienze motorie in ambito biomedico, ma anche a tutti gli appassionati di running e sport di resistenza interessati ad approfondire la tematica.