Dalla neurofisiologia alla neurofilosofia e viceversa. Questo libro propone una lettura appassionata e critica della sconfinata letteratura neuroscientifica e filosofica sulla coscienza, il mistero più grande dell’universo, a parte l’esistenza dell’universo stesso. Il lettore viene così condotto alla scoperta delle grandi correnti di pensiero, dedicate al tema, nell’ultimo secolo. L’opera offre anche una sintesi, introvabile altrove, dell’apporto dei principali neuroscienziati allo studio della coscienza. Emergono aspetti del fenomeno generalmente ignorati nei manuali dedicati all’argomento, che spaziano dal problema di come è emersa la coscienza nell’evoluzione umana, a cosa si intende per coscienza collettiva, che significato si deve attribuire alla confusione mentale così come la moderna Neurologia l’ha codificata, che rapporti intercorrono tra coscienza e alienazione, quale relazione si stabilisce tra coscienza e inconscio. Infine l’ultima parte del libro cerca di ricondurre a sintesi la messe di conoscenze e contributi della sterminata letteratura scientifica e filosofica specifica, sempre mantenendo una radicale apertura a tutti i possibili apporti e a tutte le posizioni presentate e argomentate.