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Esiste un filo conduttore che lega i destini di numerosi personaggi di grande rilevanza storicacome Freud, Lenin, Hitler, Dalì, Strindberg D’Annunzio, tutti accomunati dal fatto di nonessere più riusciti a separarsi dal celebre dipinto L’isola dei morti, una volta entrati in suopossesso. Marco Dolcetta indaga sulle singolari vicende che hanno portato i destini, e molto spesso la rovina, di numerosi grandi nomi del Novecento ad essere accomunati alla misteriosa opera pittorica di Arnold BÖcklin. L’autore effettua un’articolata ricostruzione storica e artistica, che si muove come un saggio di…mehr

Produktbeschreibung
Esiste un filo conduttore che lega i destini di numerosi personaggi di grande rilevanza storicacome Freud, Lenin, Hitler, Dalì, Strindberg D’Annunzio, tutti accomunati dal fatto di nonessere più riusciti a separarsi dal celebre dipinto L’isola dei morti, una volta entrati in suopossesso. Marco Dolcetta indaga sulle singolari vicende che hanno portato i destini, e molto spesso la rovina, di numerosi grandi nomi del Novecento ad essere accomunati alla misteriosa opera pittorica di Arnold BÖcklin. L’autore effettua un’articolata ricostruzione storica e artistica, che si muove come un saggio di indagine psicanalitica e storicosociale, ripercorrendo i territori della grande storia del secolo scorso, con le sue tragedie e le sue inquietudini attraverso i fantasmi di un vero e proprio club di amanti del famoso quadro.È pura leggenda, suggestione, oppure ci sono episodi davvero inquietanti nella storia della ricezione di quest’opera pittorica? Marco Dolcetta ci offre un punto di riflessione originale e avvincente. Il quadro “maledetto” è molto più di una scenografia della morte. In esso si cela un viatico, un passaggio per andare dall’altra parte dello specchio, nel paradosso visivo e metafisico di un’ombra “che riflette la sua ombra”.Marco Dolcetta è autore, produttore e regista di cinema, televisione e programmi radio. Tra i suoi scritti Bettino Craxi. L’ultima intervista, pubblicato con Aliberti nel 2010. Collabora con diversi giornali e riviste, tra cui Panorama, L’Espresso, Le Monde, Corriere della sera e L’Unità. Inoltre tiene corsi di filosofia politica alla Sorbona di Parigi.