Non era ancora un adolescente. Rimase molto colpito dalla violenza della lotta armata. In particolare dalla sua invadente, angosciante, presenza nella vita quotidiana delle persone comuni. Si era sempre chiesto chi davvero fossero i terroristi. Erano eroi romantici o criminali comuni? Da dove venivano? Chi erano queste persone? Si sapeva che erano ragazzi molto giovani. Le loro foto segnaletiche rafforzavano la sua curiosità di sapere quali vite ci fossero realmente dietro. Se queste persone avessero le stesse preoccupazioni, insicurezze e inadeguatezze dei ragazzi “normali”. Sì! Lo credeva. Nonostante la loro azione fosse stata feroce e inaccettabile. Nel tentativo di dare una risposta a quella domanda di quando era bambino, l’autore ha immaginato una storia che non narra di fatti realmente accaduti o di persone veramente esistite, ma racconta un amore “armato”, profondamente sentito.