4,99 €
inkl. MwSt.
Sofort per Download lieferbar
payback
0 °P sammeln
  • Format: ePub

Maneggiare con cura quello che c’è dentro. Dentro dove? Nell’anima e nei pensieri dei protagonisti di questi racconti. Un pò storti, a tratti border, come Frida ( Il talento di Frida ), che insegna alle persone a piangere ai funerali. E ancora Biagio ( Allerta meteo per vento forte ), anemofobico innamorato. Persone che davanti a un bivio che conduce allo stesso destino, ingranano la retromarcia. Come Bianca ( Sirena ), che si traveste da sirena in un mondo di kraken; Antonia ( Antonia e la discarica ), che le farfalle nello stomaco le sente solo quando apre un libro; Lucia (La culla),…mehr

Produktbeschreibung
Maneggiare con cura quello che c’è dentro.
Dentro dove? Nell’anima e nei pensieri dei protagonisti di questi racconti.
Un pò storti, a tratti border, come Frida ( Il talento di Frida), che insegna alle persone a piangere ai funerali. E ancora Biagio ( Allerta meteo per vento forte), anemofobico innamorato.
Persone che davanti a un bivio che conduce allo stesso destino, ingranano la retromarcia.
Come Bianca ( Sirena), che si traveste da sirena in un mondo di kraken; Antonia ( Antonia e la discarica), che le farfalle nello stomaco le sente solo quando apre un libro; Lucia (La culla), impreparata a una nuova vita e Adelmo e Adua ( Non è ancora il momento), in fuga dai figli, mano nella mano.
Chi, al bivio, è ancora fermo. Come Giu e Ti ( Ferragosto), coppia in crisi in un maledetto ferragosto o Anna ( Violenza domestica), la cui sofferenza è visibile solo agli occhi di un anomalo narratore.
Remo, Elisa e Giò ( Se fossi un cavaliere, La bicicletta blu e Paper friends), invece, sono poco più che bambini. Eppure, trovano il modo di combattere la violenza della vita con la forza dei sogni.
Infine, c’è Giacomo ( Un fiore al giorno) che non sa che farsene della propria frangibilità e la trasforma in perfidia.
Queste storie, popolate da altrettanti sopravvissuti, comprimari che a volte rubano la scena, ci parlano di transitorietà, di quello che sfugge alla nostra smania di controllo, di ciò che sta ai margini eppure ci riguarda e che ci sussurra all’orecchio: «Siamo umani. Fragili come il ferro.»