Marzio e Camillo sono due balordi, in fuga dopo una rapina, elegantissimi in cima a un grattacielo, o alle prese con un software che distruggerà l'umanità: non fanno che blaterare, parlare a vanvera, mettere o togliere i puntini dalle i. Sulla loro strada, il samurai vuole riportarli alla ragione. Cioè, ucciderli.
Astratti – Operette Amorali è un'opera multiforme concepita da Antonio Sinisi come un concept album: ogni brano (dialoghi, monologhi, calligrammi, poesie in forma di rosa, epitaffi) può essere letto separatamente dagli altri, ma tutti insieme formano un unicum che è più della somma delle parti. I fumetti muti di Martoz sottolineano, contraddicono, evidenziano ciò che viene raccontato in scena. Astratti è dunque una sola messa in scena, con un richiamo, esplicito e riconoscente, agli autori cui può essere accostato: Beckett, Brecht, Ionesco, Pinter.
CAMILLO A questo non ci avevo pensato.
MARZIO A cosa?
CAMILLO A essere libero.
MARZIO È la caratteristica principale di uno spazio simile. Apertura. Apertura.
CAMILLO Resta il fatto che questo posto è da nessuna parte. E oltretutto qui oltre a non esserci nulla non c’è nessuno.
MARZIO E in tutti gli altri posti? Ci hai pensato mai? Nei posti in cui siamo pieni di tutto pensi che ci sia qualcosa?
Astratti – Operette Amorali è un'opera multiforme concepita da Antonio Sinisi come un concept album: ogni brano (dialoghi, monologhi, calligrammi, poesie in forma di rosa, epitaffi) può essere letto separatamente dagli altri, ma tutti insieme formano un unicum che è più della somma delle parti. I fumetti muti di Martoz sottolineano, contraddicono, evidenziano ciò che viene raccontato in scena. Astratti è dunque una sola messa in scena, con un richiamo, esplicito e riconoscente, agli autori cui può essere accostato: Beckett, Brecht, Ionesco, Pinter.
CAMILLO A questo non ci avevo pensato.
MARZIO A cosa?
CAMILLO A essere libero.
MARZIO È la caratteristica principale di uno spazio simile. Apertura. Apertura.
CAMILLO Resta il fatto che questo posto è da nessuna parte. E oltretutto qui oltre a non esserci nulla non c’è nessuno.
MARZIO E in tutti gli altri posti? Ci hai pensato mai? Nei posti in cui siamo pieni di tutto pensi che ci sia qualcosa?