"Di padre in figlio" è un affascinante romanzo di carattere storico e sociale che esplora l'Italia del XIX e XX secolo attraverso le vicende di due famiglie, una contadina e una borghese, con il vecchio Ascanio come raccordo tra un passato risorgimentale e un presente in pieno fermento.
L'autore, dopo il successo di "Pietro e Paolo," offre una narrazione intricata che si snoda dal 1892 alla fine della Prima Guerra Mondiale, rivelando una profonda riflessione sulle trasformazioni sociali dell'Italia post-unitaria. Le descrizioni della vita agricola contrastano con la crescente proletarizzazione dei contadini che cercano lavoro nelle città, delineando un quadro complesso e affascinante.
Nel centro della storia si trovano due famiglie legate dal destino e dalle loro scelte di vita. Il medico affermato e il deputato socialista incarnano le nuove esigenze della borghesia in cerca di identità. La terza generazione, rappresentata da Giusto e Graziano, affronta le tragiche esperienze della Prima Guerra Mondiale, emergendo ferita ma pronta a intraprendere nuovi cammini.
Il romanzo si distingue per la sua capacità di tratteggiare personaggi complessi, mostrando la maestria dell'autore nel dar vita a individui solo apparentemente secondari, ma ricchi di profondità e significato. La storia di "La Vita e la Storia" è una profonda riflessione sull'evoluzione sociale e politica dell'Italia, intrecciata con le vite intime e le scelte di un gruppo di personaggi indimenticabili.
L'autore, dopo il successo di "Pietro e Paolo," offre una narrazione intricata che si snoda dal 1892 alla fine della Prima Guerra Mondiale, rivelando una profonda riflessione sulle trasformazioni sociali dell'Italia post-unitaria. Le descrizioni della vita agricola contrastano con la crescente proletarizzazione dei contadini che cercano lavoro nelle città, delineando un quadro complesso e affascinante.
Nel centro della storia si trovano due famiglie legate dal destino e dalle loro scelte di vita. Il medico affermato e il deputato socialista incarnano le nuove esigenze della borghesia in cerca di identità. La terza generazione, rappresentata da Giusto e Graziano, affronta le tragiche esperienze della Prima Guerra Mondiale, emergendo ferita ma pronta a intraprendere nuovi cammini.
Il romanzo si distingue per la sua capacità di tratteggiare personaggi complessi, mostrando la maestria dell'autore nel dar vita a individui solo apparentemente secondari, ma ricchi di profondità e significato. La storia di "La Vita e la Storia" è una profonda riflessione sull'evoluzione sociale e politica dell'Italia, intrecciata con le vite intime e le scelte di un gruppo di personaggi indimenticabili.