Di cosa parla Help me!? … (Di) un’America sgangherata troppo accecante, troppo fuori misura per contenere la passione autentica del viaggiatore che non è ancora decaduto nella grottesca imitazione del turista, e dunque viaggia soprattutto in se stesso. Un diario di vita pulsante che si ritrova, tra uno sbandamento e un altro, al cospetto di un vero criminale, un po’ cartone animato, un po’ (Rocky!) film maledetto, magari dei fratelli Coen. “È difficile spiegare a chi ami che vuoi bene a uno che ha passato la vita in galera, specie se l’hai conosciuto che in galera c’era già, e chissà le balle che ti racconta pur di uscire da lì, che se ci sta qualcosa di certo avrà fatto (…). Continuavo a scrivere ai giornali, a pubblicare annunci, ad attaccare volantini, adesivi col suo nome. Help me! Nessuno tocchi Caino, gridavo. Già, ma Abele? mi rispondevano, Abele dove lo metti? A quello di Rocky era stata fracassata la testa con un blocco di cemento. Per qualche grammo di coca. Con quale diritto? Con quale diritto togliere la vita a qualcuno? Chi lo fa non merita di poter vivere la propria”. Sonia Pendola siciliana di nascita e toscana d’adozione è nata nel 1965 e ha vissuto tra Italia e Stati Uniti. Help me! è il risultato di un viaggio nella disumana realtà della giustizia americana.