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Attraverso la consultazione di varie fonti legislative, di documenti processuali e di riviste giuridiche, il presente studio si propone di analizzare nello specifico quel che accadeva in momenti cruciali della vita di una donna dell'Ottocento, quali ad esempio il matrimonio o la successione. La donna era di norma giuridicamente incapace e non poteva compiere nessun atto rilevante della vita civile senza il consenso del padre, del marito o del giudice. Nello Stato della Chiesa, così come nella penisola italiana nel suo complesso, la forte arretratezza culturale ed economica si rifletteva anche…mehr

Produktbeschreibung
Attraverso la consultazione di varie fonti legislative, di documenti processuali e di riviste giuridiche, il presente studio si propone di analizzare nello specifico quel che accadeva in momenti cruciali della vita di una donna dell'Ottocento, quali ad esempio il matrimonio o la successione. La donna era di norma giuridicamente incapace e non poteva compiere nessun atto rilevante della vita civile senza il consenso del padre, del marito o del giudice. Nello Stato della Chiesa, così come nella penisola italiana nel suo complesso, la forte arretratezza culturale ed economica si rifletteva anche nelle dinamiche sociali e di genere. Per la sua infirmitas e per la sua levitas animi, la donna andava tutelata ma, in controtendenza con quello che si potrebbe immaginare, i vari motu proprio emanati negli anni dal pontefice costituirono un percorso di progressivo peggioramento della sua condizione giuridica.