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La scienza è un’esaltante avventura che è costume raccontare attraverso le gesta dei grandi. Esiste però un’altra storia, altrettanto avvincente ma con poca voce, scritta dai tanti gregari e potenziali campioni cui la sorte, spesso nemmeno troppo cieca, ha negato la gloria. Questo libro parla di uno di loro e del suo piccolo mondo sulla collina di Capodimonte, a Napoli. È la parabola di Arminio Nobile – personaggio notevole eppure poco noto dell’astronomia italiana – svolta sulla scena della nascente astrofisica, in una stagione di grandi transizioni per il Mezzogiorno. Arminio, che era figlio…mehr

Produktbeschreibung
La scienza è un’esaltante avventura che è costume raccontare attraverso le gesta dei grandi. Esiste però un’altra storia, altrettanto avvincente ma con poca voce, scritta dai tanti gregari e potenziali campioni cui la sorte, spesso nemmeno troppo cieca, ha negato la gloria. Questo libro parla di uno di loro e del suo piccolo mondo sulla collina di Capodimonte, a Napoli. È la parabola di Arminio Nobile – personaggio notevole eppure poco noto dell’astronomia italiana – svolta sulla scena della nascente astrofisica, in una stagione di grandi transizioni per il Mezzogiorno. Arminio, che era figlio di Giuseppina Guacci, figura di spicco della cultura pre-risorgimentale, e di un valente astronomo della Specola di Capodimonte, scelse di votarsi allo studio del cielo. Osservatore instancabile, appassionato e genialoide, aveva le carte in regola e le motivazioni per “sfondare”, ma la fortuna non gli arrise: più volte si beffò di lui, spingendolo su vicoli ciechi che la sua testardaggine gli impedì di abbandonare. Così, quando la grande occasione gli si parò davanti, la riconobbe ma non seppe coglierla appieno, morendo “disperato” come il pucciniano amante di Tosca.
Autorenporträt
Massimo Capaccioli, maremmano, è un astrofisico appassionato di storia e di divulgazione della scienza. Ordinario all’Università di Napoli Federico II, è stato per 13 anni direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte. Si occupa di galassie, cosmologia osservativa e di strumentazione astronomica.

Silvia Galano, sorrentina, è laureata in Astrofisica e scienze dello spazio all’Università di Napoli Federico II. Si occupa di storia della scienza.