"Il titolo dell'opera, Australe, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del Australe (vento del mediterraneo, detto anche vento di mezzogiorno, conosciuto anche come Noto, dall'omonimo personaggio della mitologia greca, figlio di Astreo e di Eros) si susseguono, in ordine alfabetico: Michele Gentile con la raccolta Maldicenze; Monica Guerra con Raggi di luce nel sottosuolo; Antonio Nespeca con Fatto di me; Stefan Alexandru Patrasc con Il sogno dell'atomo; Marzia Siniscalchi con Odi et amo; Tommaso Tommasi con Il vento dell'anima." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)