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Il libro osserva, da una prospettiva storica, la cultura progettuale degli anni Cinquanta e Sessanta ponendo l'accento sull'ibridazione fra ingegneria e architettura. L'intrecciarsi dei rapporti e a volte il confondersi dei ruoli ha prodotto una serie di opere di elevato valore artistico e scientifico rendendo labile il confine fra le due discipline. Lo studio di questo periodo, dei suoi interpreti e dei loro risultati è oggi funzionale allo sviluppo di una riflessione sugli elementi stessi dell'architettura. L'analisi storica diviene un mezzo di proposizione e di valorizzazione di un modo di…mehr

Produktbeschreibung
Il libro osserva, da una prospettiva storica, la cultura progettuale degli anni Cinquanta e Sessanta ponendo l'accento sull'ibridazione fra ingegneria e architettura. L'intrecciarsi dei rapporti e a volte il confondersi dei ruoli ha prodotto una serie di opere di elevato valore artistico e scientifico rendendo labile il confine fra le due discipline. Lo studio di questo periodo, dei suoi interpreti e dei loro risultati è oggi funzionale allo sviluppo di una riflessione sugli elementi stessi dell'architettura. L'analisi storica diviene un mezzo di proposizione e di valorizzazione di un modo di fare architettura consapevole; conscio della necessità e della conoscenza dei sistemi costruttivi. Un'architettura in cui la materia e la tecnica, al servizio dello spazio e della forma, ritrovano il loro ruolo.
Autorenporträt
Andrea Corbetta e Stefano De Crescenzo si laureano nel 2014 in Architettura presso il Politecnico di Milano. Nel 2015, ha luogo l¿esposizione Forms & Structures. Architecture and Engineering after WWII: a worldwide Atlas presso la Facoltà di Architettura con il contributo del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DASTU).